Tre radici che ritornano

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Da Peragine Valsugana a Milano, passando per Shangai e poi approdare in Islanda: sono state queste le tappe che hanno formato il talento del designer trentenne Tobia Zambotti, da sempre votato al tema della sostenibilità.

Ma andiamo per ordine: dopo aver studiato Design al Politecnico di Milano, Tobia è partito alla volta di Shangai dove ha collaborato con il noto designer di interni Alberto Caiola. All’inizio del 2019 ha deciso di lasciare la caotica città cinese per cambiare radicalmente stile di vita e trasferirsi a Reykjavik dove ha fondato l’Atelier Tobia Zambotti.

Qui collabora con un gruppo internazionale di giovani e talentuosi artigiani, ebanisti, ingegneri, architetti e fotografi. La sua ambizione è quella di portare idee fresche e innovative con la determinazione che lo contraddistingue da sempre e questo ha avuto, sin da subito, un fortissimo impatto sul panorama di design islandese. 

Quello del designer è uno studio multidisciplinare, con focus sullo sviluppo d’interni d’avanguardia e arredo creativo e sostenibile. In virtù di ciò, col suo team di lavoro, fa moltissima ricerca per dare vita a progetti semplici ma iconici, attraverso i quali emerge il desiderio di comunicare i valori più radicati dentro di sé: originalità, inclusività e sostenibilità.

Molte riviste di design che strizzano l’occhio sul panorama del design internazionale hanno ripreso alcuni progetti dell’Atelier: tra i più recenti, Perlan Ice cream parlour, una grotta di ghiaccio astratta, situata nel più grande museo in Islanda e The Fan Chair, una collezione di sedie che dà nuova vita ai sedili scartati degli stadi. 

Con questo progetto, Tobia mira a contribuire ad un modello economico sostenibile e circolare, dove vecchi prodotti e materiali possono essere riutilizzati, anche quelli che solitamente non sono riciclabili. 

La collezione, se da un lato dona nuova vita ai sedili di plastica scartati dallo stadio di calcio KR Reykjavík, dall’altro porta negli ambienti interni l’adrenalina e i colori vibranti degli stadi negli anni 80.

The Fan Chair sposa un carattere giocoso utilizzando sedili in plastica vintage e gambe in acciaio dai colori vivaci che vantano di una presenza visiva semplice ma forte e li rende ideali per ambienti informali, vintage-pop e bizzarri.

La collezione di sedie prevede sei varianti colore che vedono l’alternarsi del blu, del rosa e del giallo e due diverse altezze (450 -650mm).