Moda malinconica

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La nuova collezione spring summer 2022 di Vincenzo Palazzo tra amore, nostalgia e luoghi famigliari.

Tutto in questi capi è un omaggio alla vita del designer: il rapporto con la nonna, il giardino della mamma e Putignano, la città in cui è cresciuto e in cui ha girato il video di presentazione.

E poi c’è l’amore per il bello, la moda e la musica. Vincenzo Palazzo ci racconta come ha sviluppato la nuova collezione di Vìen.

Iniziamo parlando del concetto di sartoria evolutiva codificata.

Io ho sempre avuto questa passione, mia nonna era una sarta, quindi, ho sempre avuto un rapporto diretto con il prodotto. Un abito non è mai solo bello visivamente, bisogna guardare come è fatto, toccare la qualità dei tessuti, capire come veste. Ho sviluppato la mia idea di moda partendo dalla sartoria ma rendendola attuale, in chiave moderna. Cerco di prendere l’immaginario degli anni 50, di decodificarlo e ricodificarlo in qualcosa di nuovo.

Raccontami della ss22.

È una collezione in cui si mescolano diversi elementi. C’è una nota nostalgica perché in parte è un omaggio a mia nonna e agli abiti da sposa di Putignano. Alcuni pezzi della collezione sono proprio abiti da sposa che ho scucito e ricucito su altri capi. C’è poi l’influenza ispirata dal giardino di mia madre che ho cercato di trasportare soprattutto nei pattern e nei colori. Infine, ho inserito in questa collezione una storia d’amore: non mia, ma la storia d’amore di tutti, questo amore infinito ma impossibile.

Tra il nero e il bianco ci sono dei contrasti di colore.

Sono quei contrasti presi dalle tonalità dei fiori di mia madre. Quel luogo mi fa viaggiare con la mente, crea connessioni. Sono partito da due colori neutri per poi attraversarli con colori più intensi come il lilla, il menta e il becco d’oca.

Che cosa significa oggi sfilare in digitale

Ad essere sincero ho adorato passare dalle sfilate alla creazione di eventi digitali in formato video! Ho preso ispirazione dai film degli anni Novanta, scritto tutte le scene, creato lo storyboard e le musiche: ho seguito tutto il lavoro perché adoro farlo.

Questa volta la musica è fondamentale come mai…

Sono riuscito a unire l’amore per la musica e per la moda come non era mai successo prima. Nel video ogni minimo suono è creato da me con la collaborazione di alcuni amici musicisti. Abbiamo registrato questa canzone che si chiama “Lascia che io pianga”, dapprima incisa in chiave moderna con chitarra elettrica e poi processata per crearne altre otto tracce di generi musicali diversi. Ognuno di questi temple è poi stato inserito in ordine cronologico dall’IDM e il Trip Hop di metà anni 90, passando per la tecno e il rock.

Con questo video ho voluto omaggiare tutti quei generi musicali che mi hanno formato come musicista.

Dato che abbiamo accennato al tuo percorso nella musica, allora facciamo un passo indietro: da cosa è scaturita la voglia di creare il marchio Vìen?

Vìen è quella cosa che ho sempre avuto dentro e che aspettava solo di essere tirata fuori. Mia nonna conserva i disegni dei cappellini che facevo a sette anni e che lei poi realizzava all’uncinetto. Insieme a lei condividevo anche la passione per la musica, ogni genere aveva uno stile che lo contraddistingueva e io cercavo di seguirlo. Fin da giovane cercavo un modo per creare il mio brand. Ho imparato che le cose accadono con il proprio tempo.

Dato che abbiamo parlato di romanticismo, nostalgia e famiglia, cosa rappresenta l’amore per te nel tuo intimo?

La vita è difficile, è fatta di sacrifici ma l’amore è dappertutto. Bisognerebbe innamorarsi sempre della bellezza dei gesti, delle opere, dei corpi, di ciò che spesso abbiamo davanti agli occhi e non vediamo. Io ho trovato la bellezza nella moda, nell’abbigliamento.