La ripartenza delle gallerie d’arte londinesi!

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James Turrell, Pace Gallery London. Courtesy James Turrell Photo Damian Griffiths

Anche nel Regno Unito è arrivato il tanto atteso momento della riapertura delle gallerie d’arte.

Dopo che le associazioni di categoria hanno fatto pressione sul governo di Boris Johnson per includere anche gli spazi espositivi commerciali nel piano di alleggerimento delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, una dozzina di gallerie del centro di Londra hanno annunciato la ripresa.

Le gallerie del West End di Londra hanno deciso collettivamente di aprire da oggi, 15 giugno, solo su appuntamento.

Three approaches to sculpting metal Crushed, Cast, Constructed at Gagosian Grosvenor Hill. Photo Guy Bell

«Verranno rispettate le distanze sociali e i visitatori saranno incoraggiati a portare le proprie mascherine». È quanto dichiarato da Christopher Battiscombe, direttore generale della Society of London Art Dealers ad Artnet, il quale ha proseguito affermando che per quanto i galleristi siano riusciti a concludere affari online «sarà bello per loro poter incontrare di nuovo i loro clienti, fiduciosi che questo possa essere fatto in modo sicuro, osservando tutte le precauzioni necessarie».

Le gallerie che hanno riaperto oggi comprendono White Cube Mason’s Yard, Thomas Dane Gallery, Luxembourg & Dayan, Holtermann Fine Art, Stephen Friedman Gallery, Gagosian, Goodman Gallery, Hauser & Wirth, Annely Juda Fine Art, Pace Gallery, Simon Lee Gallery, Skarstedt, Sprüth Magers, Galerie Thaddaeus Ropac e David Zwirner.

James Turrell, Pace Gallery London. Courtesy James Turrell Photo Damian Griffiths

Attesa la riapertura della mostra James Turrell alla Pace Gallery, fino ad oggi visibile solo online.

L’artista americano, lavorando direttamente con la percezione della luce, guarda al senso di presenza del visitatore nello spazio. È lo spazio creato dalla luce in cui si può percepire una presenza, quasi un’entità, quel sentimento fisico e quel potere che solo lo spazio può dare.

Dopo tre lunghi mesi di mostre e visite virtuali, un grande auspicio di ritorno alla normalità e all’immersione fisica negli spazi artistici, urbani e sociali. 

Molti ora si chiedono quando sarà il turno dei musei e delle istituzioni pubbliche. E’ vero che le gallerie possono garantire visite su appuntamento e ingressi contingentati ma l’arte, compresa quella presente nei musei, esige di essere vista… per davvero, non solo attraverso uno schermo.