La giostra di Nina ha ripreso a girare

La giostra di Nina ha ripreso a girare con la riapertura della Reggia di Venaria.

Installata poco prima della chiusura dei musei lo scorso novembre, presso la Galleria Grande della Reggia di Venaria, l’opera dell’artista piemontese Valerio Berruti ha ripreso la sua magica corsa e sarà visitabile fino al 2 maggio.

Una dolce melodia, composta da Ludovico Einaudi, attraverso un carillon meccanico, guida lo spettatore in uno spazio che sembra non avere tempo. La giostra di Nina di Valerio Berruti, una scultura del diametro di 7 metri ispirata agli antichi caroselli, è infatti immersa nello scenario fiabesco della Reggia di Venaria, gioiello barocco e patrimonio Unesco alle porte di Torino.

Al posto dei classici cavalli è composta da uccellini, simbolo di quotidianità e anche di libertà, affiancati a protagonisti destinati a spiccare il volo. La giostra di Nina è il simbolo dell’omonimo progetto cinematografico avviato da Valerio Berruti nel 2018 e composto da circa 3.000 disegni realizzati a mano e uniti in sequenza fino a diventare fotogrammi di un video.

La grande giostra viene esposta nell’autunno del 2018 nella Chiesa di San Domenico di Alba e nel 2019 al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, mentre il cortometraggio, dopo l’anteprima assoluta alla Festa del Cinema di Roma, sta tuttora partecipando ai principali festival cinematografici internazionali.

I bambini sono ancora una volta al centro del lavoro di Berruti, protagonisti di un tempo in cui tutto può ancora avvenire.

Una grande opera partecipativa, generatrice di emozioni ogni volta diverse, la giostra di Nina, sembra essere posta lì per ricordarci che l’Arte può sollevare gli animi, illuminare i pensieri, risvegliare la fiducia e rianimare i sogni anche nei momenti più scuri.

L’opera sarà esposta fino al 2 maggio 2021 ed è compresa nel percorso di visita del Piano nobile della Reggia | Biglietti acquistabili online sul sito web della Reggia di Venaria.