Interior design all over: il salotto green

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Il grande progetto sostenibile di Simone Guidarelli in collaborazione con Officinarkitettura e Matrix International.

Rispetto per il pianeta e voglia di rieducare al green senza rinunciare alla qualità del Made in Italy. Questo l’obiettivo che ha dato vita ad una linea di prodotti sostenibili che ci vengono raccontati oggi dalle menti che le hanno studiate: Simone Guidarelli, Andrea Bernagozzi di Officinearkitettura e Cristina Cappelli di Matrix International.

Parliamo del progetto. Di cosa si tratta?

Simone Guidarelli: Il progetto nasce dalla volontà di fare centro nel mondo green, prendendo la direzione in cui tutto il mondo si sta dirigendo. Il lavoro per la creazione delle carte da parati è iniziato due anni fa in collaborazione con Officinarkitettura con i quali siamo riusciti a creare questo prodotto con cui si può tappezzare la casa, dal bagno alla camera, con supporti diversi e tutti green. Inoltre, non contento di creare le stanze insieme a Officina, ho deciso di ampliare il progetto creando un salotto Simone Guidarelli in collaborazione con Matrix International, per me un’altra azienda eccellente nel suo settore.

Per le colorazioni avete utilizzato colori ad acqua, che mantengono l’impronta ecologica.

Simone Guidarelli: È un prodotto per il quale abbiamo lavorato tanto e che stiamo cercando di perfezionare sempre di più.

Andrea Bernagozzi: Questo tipo di inchiostro creava inizialmente dei problemi quando veniva applicato sui diversi materiali. Il passaggio dall’utilizzo di solventi ad acqua e di bobine create ad HOC è stata una bella sfida ma abbiamo ottenuto una carta da parati elastica che resiste nel tempo e mantiene la brillantezza dei suoi colori, studiati in modo che su tutte le superfici che produciamo, siano coerenti e abbiano le stesse ombre, le stesse tonalità. Un prodotto che nessun altro è in grado di creare oggi.

Le sedute selezionate appartengono alla collezione Matrix International?

Cristina Cappelli: Si. La poltrona Arabesk l’abbiamo rimessa in produzione, dopo diversi anni, insieme con l’architetto che la disegnò nel 1955. Il divanetto Arabesk Double, invece, era un modello disegnato e prodotto artigianalmente, e di cui esistono pochi esemplari. Siamo rimasti in contatto con Guidarelli e insieme abbiamo deciso di ripresentare questi prodotti, trasmettendo un messaggio importante e per cui era necessaria un’estetica del prodotto che ne accrescesse il valore. Per mantenere il progetto green tutta la scocca è stata fatta in plasmics che è un mix di plastiche da post consumo, riciclata al 100% e successivamente stampata in 3D.

Quali sono le vostre aspettative rispetto a questo progetto?

Simone Guidarelli: Il nostro obiettivo è quello di essere quello che diciamo di essere.
Per creare questi prodotti ci è voluto del tempo, ci sono state diverse problematiche, non è stato semplice ma il nostro impegno ci permette di raccontare i nostri prodotti. Attraverso il racconto possiamo far trapelare questo impegno, la ricerca e la costruzione che impieghiamo.


È un lavoro che io definisco “clinic”, nel senso che dedichiamo tempo a spiegare il lavoro, così da far capire al cliente che non lo stiamo prendendo in giro, che quello che crei è reale, così il prodotto diventa vincente e si creano questi rapporti di trust. È un po’ come la fiducia nelle relazioni, se la conquisti con una grande onestà diventa una forza e un amore eterno.

Qual è il processo di educazione al green?

Simone Guidarelli: Secondo me tutto questo parte da un’educazione personale. Io sono fortunato perché sin da piccolo ho avuto un contatto importante con la natura.

Andrea Bernagozzi: Per noi di Officinarkitettura la sfida è rieducare partendo dall’azienda, per questo sin da subito abbiamo lavorato con il digitale. Tutti i file, dai biglietti da visita al catalogo, sono scaricabili in un secondo e a disposizione degli architetti. Cerchiamo di educare e fare costantemente formazione, per sensibilizzare ed eliminare tutto quello che può creare un malessere al pianeta, anche con i piccoli gesti.

Simone, che progetti hai per Guidarelli Home?

Lo scopo è far diventare Guidarelli Home un contenitore all’interno del quale avviare collaborazioni con aziende e personalità che condividano la mia stessa filosofia, quindi proiettate verso il mondo green/eco, attente alla qualità, così da continuare a garantire i prodotti che vendiamo.