Il riposizionamento del contemporaneo

Di uso comune e quasi scontato, la tappezzeria nelle mani di Stefania Ruggiero trova un nuovo ricollocamento consolidato da una meritata nota artistica. 

Dopo il grande successo di “Generica”, la designer e artista Stefania Ruggiero, continua a far parlare di se grazie alla particolarità delle proprie creazioni. 

Laureata in Design del Prodotto al Politecnico di Milano, il suo start la vede come protagonista nella realizzazione di design dedicato al tappeto, quell’oggetto di comune utilizzo che trova spazio all’interno dei luoghi dove il convivere e l’abitare assumono si esaltano, creando contrasti nelle forme e nei colori.

Ma grazie alla sua visione artistica, l’oggetto più comune viene riposizionato affinché possa essere non solo un elemento decorativo, ma un vero e proprio pezzo di design.

La sua ultima collezione è “Dolphin”, caratterizzata da una serie di tappeti componibili, le cui forme sinuose vengono arricchite dall’incredibile combinazione cromatica. 

La tradizionalità non è nelle corde di Ruggiero che slega la consueta regolarità della forma del tappeto accattivando l’utente con un motivo più sinuoso, quasi come se ondeggiasse sul pavimento. 

Ma dove l’usuale diventa inusuale, arriva il tavolo “Sirena”,  che rimarca un passato storico dove i tappeti venivano utilizzati come tovagliati per la loro resistenza e bellezza.

Ruggiero ha cosi riportato alla luce una tradizione antica, creando un coffee table realizzato con una base ricavata da un foglio di ferro sul quale sono stati sormontati e cuciti due tappeti, ricoprendone cosi l’intero perimetro.

Morbido al tatto e piacevole alla vista per i suoi toni cosi luminosi, l’avvento di questo tavolino aprirà nuove prospettive per reinterpretare e dare nuovi spazi alla tappezzeria. 

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