Fede Cheti Eyewear, una storia d’arte

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Fede Cheti, azienda di tessuti nata nel 1936 a Milano, lancia Fede Cheti Eyewear, la linea di occhiali ispirata all’artisticità della sua fondatrice.

Un’azienda, Fede Cheti, che ha delineato un’epoca all’insegna della sperimentazione, della ricerca senza sosta della bellezza e dell’idea di design, di uno stile raffinato e deciso che potesse entrare e divenire emblema dei luoghi più eleganti del mondo, stringendo collaborazioni con artisti noti a livello mondiale.

Nel 1978 Federica Cheti viene a mancare e l’azienda viene rilevata un anno dopo, passando nel 1998 a Alessia Frugazzola a Nicola Zeni, attuali proprietari.

L’illuminata attività da mecenate nei confronti di grandi menti artistiche divenute con il tempo celebri nel mondo dell’arte e del design, come Giò Ponti, Emmanuel Canovas, Luciano Fontana, Filippo De Pisis e Renè Gruau, hanno reso le collezioni ancora più ricche e riconoscibili.

La griffe infatti, ad oggi, conta collaborazioni con un numero rilevante di maestri dell’arte e i suoi archivi hanno un valore inestimabile, ancor di più per Frugazzola, la quale rimasta affascinata dall’età di 14 anni dallo showroom di via Manzoni, prosegue la sua crescita personale e professionale ispirandosi alla visionaria Fede Cheti.

L’aspirazione della nuova proprietaria della griffe e di suo marito Nicola Zeni, è quella di rappresentare in chiave contemporanea la storia dell’azienda, adoperando un accessorio semplice come l’occhiale, ma ricco di significato poiché tratto distintivo dello stile di chi  lo indossa.

Un grande esordio per Fede Cheti Eyewear. Modelli dalle forme più variegate, dalle linee a farfalla, alle linee arrotondate, per non dimenticare i dettagli che celebrano la grande artista attraverso elementi come il fiore della famosa fantasia Shonbrunn.

Questo è solo il primo capitolo di un racconto di innovazione e creatività che comprenderà successivamente modelli da uomo e  tappeti ispirati ai disegni dell’archivio.

In previsione anche un libro che ha lo scopo di onorare la grande Fede Cheti tramite una raccolta di sue creazioni , così da mostrare la contemporaneità di una donna vissuta in un’altra epoca, ma di un’attualità sorprendente.